Scheda tecnica
Origini
della Razza
La famiglia di razze note con il nome di
"spaniel" risale almeno al XIV secolo,
qiando Chaucer
scrisse degli "Spanyels"
nei suoi Racconti di Canterbury. Quando
l'antica famiglia degli spaniel si
diversificò, i suoi rappresentanti si
specializzarono in diversi tipi di
lavoro. All'inizio del XIX secolo vi era
un gruppo identificato come i "cocker",
e questi furono gli antenati della razza
odierna. Dall'unione tra spaniel da
caccia e toy spaniel nacquero, intorno
alla metà del 1800, gli antenati del
Cocker Inglese moderno. Solo la taglia e
il peso permettevano di differenziarli
dagli altri spaniel.
Il nome potrebbe derivare dall'antico
termine cock (far alzare la selvaggina),
ma potrebbe derivare anche
dall'uso di
questa razza nella caccia alla beccaccia
(woodcock in inglese).
Lo sviluppo del cocker fu concentrato
attorno al Galles e all'Inghilterra
meridionale, ma con l'evoluzione di
nuovi colori come il roano, il bianco e
nero e il rosso, oltre al nero
originario, il cocker ottenne più vasta
popolarità. Fu la razza più diffusa in
Gran Bretagnanegli anni '30.
Nel 1893, il Kennel club registrò i
primi rappresentanti della razza. Poi il
maschio Obo, considerato uno dei
capisaldi della selezione della razza.
Il Cocker divenne rapidamente uno dei
cani più richiesti anche in Europa.
Descrizione
Cane da caccia allegro e vigoroso,
armonioso e compatto, il Cocker è anche
un piccolo cane che fa la felicità di
migliaia di famiglie italiane. È
costruito nel quadrato: la distanza tra
la punta del garrese e il punto di
attacco della coda è approssimativamente
uguale all’altezza al garrese.
Particolarmente dolce e affettuoso, il
Cocker è anche un cane pieno di vita ed
esuberante. Il suo temperamento è
gioioso, e si esprime con un movimento
quasi perenne della coda, in particolare
durante le azioni di caccia. La testa
deve presentare un aspetto distinto, è
asciutta e ricoperta di pelo piuttosto
corto, liscio e brillante. È
relativamente grande rispetto al volume
del corpo, in particolare nel maschio.
La testa è tipica, con muso ben
quadrato, stop situato a metà distanza
tra l’estremità del tartufo e I'occipite,
cranio ben sviluppato e nettamente
cesellato.
Il naso è abbastanza largo da permettere
grande acutezza di fiuto. Gli occhi, di
color marrone o marrone scuro, esprimono
intelligenza e dolcezza, mantenendo
sempre un'espressione di vivacità e
allegria. Le orecchie, a forma di lobo,
sono attaccate a livello degli occhi e
sono ornate da belle frange di peli
lunghi, diritti e setosi. Gli arti,
abbastanza corti, hanno buona ossatura;
il petto è ben sviluppato e la regione
sternale ben discesa. Il rene è corto e
largo. La linea superiore del corpo è
solida e diritta, in dolce pendenza
dalla regione lombare verso la coda.
Taglia
Altezza al
garrese (da terra alla sommità delle
spalle) da 39 a 41 cm per i maschi, da
38 a 39 cm per le femmine.
Peso medio 12,5
- 14,5 per i maschi, 12,5 - 14,5 kg per
le femmine.
La lunghezza tra
garrese ed attaccatura della coda
dovrebbe essere uguale all'altezza da
terra al garrese.
Standard
ASPETTO GENERALE
- allegro,attento, sportivo, molto
armonico nelle forme, compatto, misura
all'incirca da terra al garrese quanto
dal garrese alla coda .
CARATTERISTICHE - Carattere allegro con
la coda dal movimento incessante e
gioioso, particolarmente quando segue
una traccia incurante delle difficoltà
del terreno. Dolce ed affettuoso ma
sempre molto vivace ed esuberante.
TESTA E CRANIO - Muso e mascelle
elegantemente quadrati. Stop marcato
posto a metà fra la punta del tartufo e
l'occipite. Cranio ben sviluppato, ben
scolpito , non troppo raffinato né
troppo grossolano. Arcate zigomatiche
non prominenti .Tartufo ampio per
permettere molto potere olfattivo.
OCCHI - Pieni ma non prominenti , colore
dall'ambra al bruno armonizzanti col
colore del mantello e con una generale
espressione di intelligenza e di
dolcezza, benché decisamente svegli,
brillanti e vivacissimi. Rime palpebrali
ben aderenti.
ORECCHIE - A forma di lobo, inserite
basse, al livello dell'occhio, di
tessuto sottile e che arrivano, in
lunghezza, fino al tartufo. Ben
ricoperte di pelo lungo , liscio e
setoso.
BOCCA - Mascelle forti con dentatura
completa e chiusura a forbice. I denti
superiori devono avanzare sugli
inferiori toccandoli e devono essere ben
perpendicolari alle mascelle.
COLLO - Di lunghezza moderata ,
muscoloso e che esce pulito da spalle
ben inclinate.Niente giogaia .
ARTI ANTERIORI - Spalle oblique ed
asciutte. Arti di buona ossatura ,
diritti, sufficientemente corti da dare
l'impressione di potenza concentrata ,
ma non troppo corti per non intralciare
la grandissima azione di questo piccolo
grande cane sportivo.
TRONCO - Forte , compatto. Torace ben
sviluppato e profondo. Petto né troppo
largo, né troppo stretto. Coste ben
arcuate .Rene corto, largo, forte. Linea
superiore solida e diritta in dolce
pendenza solo verso la coda dalla fine
del rene alla attaccatura di questa.
ARTI POSTERIORI - Posteriore largo, ben
arrotondato e ben muscoloso. Arti con
buona ossatura , ben angolati, garretti
bassi che devono imprimere una forte
spinta.
PIEDI - Solidi, con cuscinetti plantari
spessi, da gatto.
ANDATURA - Azione sciolta, decisa e
ampia con grandi falcate e presa di
terreno.
PELO - Piatto, setoso, mai ruvido o
ondulato, non troppo abbondante , mai
riccio. Buone frange agli arti anteriori
e posteriori fin sopra ai garretti.
COLORI - Vari .Negli unicolore il bianco
é ammesso solo sul petto.
TAGLIA - Altezza : cm 39-41 per i
maschi, cm 38-39 per le femmine. Peso
dai 12,600 ai 14,500 kg.
DIFETTI - Qualsiasi allontanamento dai
suddetti punti é da considerarsi difetto
che va penalizzato a seconda della
gravità.
NOTA - I maschi devono avere due
testicoli di apparenza normale e ben
discesi nello scroto.
Conclusioni
Il
cocker è una razza che più di tante
altre ha conosciuto incredibili fortune
e altrettanto incredibili fasi negative
per quanto riguarda la diffusione. In
alcuni paesi, segnatamente la Francia,
nel periodo post-bellico ha raggiunto
livelli di diffusione astronomici
(appunto in Francia in un certo periodo
ha superato il 50% dei cani
immatricolati), per poi cadere a livelli
bassissimi per il pernicioso effetto
generato da un film. Così come accade
oggi per i Dalmata, l’enorme richiesta
generata dal film "Lilli e il Vagabondo"
ha portato una infinita genìa di
allevatori sprovveduti e senza scrupoli
a produrre una miriade di cuccioli che,
non tenendo conto delle caratteristiche
caratteriali e morfologiche dei singoli
soggetti riproduttori, sono risultati
assolutamente non aderenti allo
standard. Sempre per motivi di moda
questo è avvenuto in particolare per i
soggetti a manto fulvo, le cui temute
caratteristiche di mordacità sono una
autentica contraddizione in termini con
lo standard del cocker. Da allora gli
allevatori seri hanno intrapreso un duro
ma efficace lavoro di "riselezione" che
ha riportato i cocker, e segnatamente
quello a manto fulvo, alle loro
caratteristiche iniziali. Il cocker, per
le sue caratteristiche caratteriali e
morfologiche, gode di un’altra curiosa
ambivalenza: reputatissimo nell’ambito
venatorio, viene peraltro pochissimo
utilizzato come cacciatore. Non è chiaro
perché questo avvenga: forse la verità
sta nella scherzosa risposta di un
cacciatore "lavori non si sa quanto per
addestrarlo bene e poi te lo ritrovi sul
divano abbracciato dalla moglie e dai
figli", forse per le attenzioni
d’obbligo del pelo lungo che si impiglia
facilmente. Come cane da compagnia,
comunque, il cocker è un cane "facile",
come tutti i suoi cugini di provenienza
venatoria. Questo non vuol dire che non
richieda il dovuto addestramento (tra
l’altro, come già detto, non
facilissimo) da cucciolo, ma
semplicemente che gli inevitabili errori
del padrone neofita difficilmente si
ripercuotono sul carattere del cane in
maniera da renderlo "difficile" nella
socializzazione con le persone e con gli
altri cani. Questo essenzialmente a
causa della sua estrema giocosità, della
sua indole pacifica e di una
territorialità piuttosto scarsa, che
anche nei maschi alfa si esterna più che
altro in maniera simbolica. Per finire,
è bene comunque ricordare le sue origini
venatorie: nell’ambiente urbano il
guinzaglio è di rigore, mentre in
campagna non ci si aspetti il cane che
ti trotterella rigorosamente al piede.
L’ultima nota è per un fatto poco
conosciuto, ma che può portare a
problemi gravi: i cocker hanno una
soglia di dolore incredibilmente alta, e
raramente si lamentano per ferite e
altri malanni. Conosco una cockerina che
ha portato a termine (con successo) una
prova di lavoro con un chiodo infilato
in un piede, senza lamentarsi,
rallentare e senza che nessuno se ne
accorgesse. Questo spiega, tra l’altro,
il perché dell’inutilità delle punizioni
fisiche.
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